Chi siamo

Siamo Claudia e Giampaolo,
questa storia comincia tra cassette di un G.A.S. di cui siamo stati fondatori (il GoloGas di Verona) che conta oltre 60 famiglie. L’idea è partita nel 2010, quando nelle nostre riunioni si avvicinava agli acquisti “no food”.

L’abbigliamento, dicevamo, esige lo stesso rispetto del lavoro e dell’ambiente che abbiamo per il cibo. Ma la filiera produttiva sembrava a tutti di scala troppo grande per provare a imprendere qualcosa di diverso, specialmente per un prodotto “industriale” come il jeans.

Noi invece sapevamo che era possibile: era esattamente il nostro lavoro da trent’anni.
Conoscevamo bene le aziende pronte a farlo.

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Abbiamo pensato che una filiera più etica avrebbe potuto rendere accessibile un pantalone a km zero ecologico e di altissima qualità.

Per lavoro conosciamo bene questa crisi del tessile. Abbiamo purtroppo visto il viaggio di andata dal nord-est al far-east: delocalizzazione dei laboratori di confezione, importazione del prodotto finito, crollo dell’occupazione e quindi del potere d’acquisto, abbassamento dei costi di produzione ma mai dei prezzi di vendita, perdita di prestigio dei brand Made in Italy, fino all’invasione di prodotti pessimi.

Era arrivato il momento di reagire, noi abbiamo cominciato e ora stiamo dimostrando che si può fare: basta usare le proprie conoscenze ed i propri ideali per mettere in moto dei cambiamenti concreti.

 

Abbiamo cominciato il viaggio di ritorno dal lontano oriente: siamo tornati a produrre tutto qui in Veneto nel raggio di 50km, rispettando il lavoro e l’ambiente.

Non diciamo che tutto sia facile, non diciamo che fili tutto liscio come nei sogni, ma la strada per tornare a produrre in Italia passa dall’etica e dal rispetto del lavoro.

Per farcela occorre che il consumatore faccia la sua parte e scelga di indossare col corpo gli ideali che ha nella mente.

Per lui è nato Ecogeco.