Le coraggiose donne del Bangladesh

kalpona

Quando suo padre si ammalò e non fu più in grado di sostenere la famiglia, la dodicenne Kalpona cominciò a guadagnare 6 dollari al mese per 400 ore di duro lavoro in fabbrica.

Kalpona Akter oggi è una delle tre milioni e mezzo di donne sfruttate in Bangladesh dalle multinazionali degli abiti come Wal-Mart e Benetton.

Come molte donne ha cominciato a ribellarsi, è stata minacciata,

bastonata, licenziata e infine incarcerata per aver «fomentato disordini fra i lavoratori del ramo tessile» dietro denuncia di Wal-Mart.

Se riconosciuta colpevole Kalpona può persino essere condannata alla pena capitale, tuttavia non ha rinunciato a denunciare lo sfruttamento e ad autorganizzarsi con altri operai e operai, soprattutto dopo il più grande massacro della storia industriale, quello del Rana Plaza, a Dacca, quando in aprile hanno perso la vita oltre 1.100 persone.

Leggi l’intervista a Kalpona Akter su comune-info.net